Ian Morris di Forbes ha reso noto che un’impostazione del cosiddetto ‘system clock tick rate’ presente in Google Chrome provoca una riduzione delle prestazioni della batteria dei notebook fino a ben il 25 per cento.
Tramite un apposito tool infatti Ian ha verificato che il processore viene interpellato 1000 volte al secondo, invece delle 64 volte previste da Windows.
In pratica è un inconveniente riservato agli utenti Windows che fanno uso di Chrome, mentre non è stato riscontrato lo stesso comportamente nè su Mac né su Linux.
Anche utilizzando altri browser non si riscontrano problemi similari.
Per il momento l’unica soluzione, in attesa di novità in merito da parte di Google, è di non usare Chrome con Windows, ed utilizzare Internet Explorer o Firefox per chi adopera Notebook ed è interessato a salvaguardare la durata della batteria.
Ne sapremo certamente di più nei prossimi giorni.
