Facebook e Twitter, dati account rubati per milioni di utenti

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Facebook Twitter hanno confermato l’ennesima fuga di dati.

A quanto pare, milioni di account sono stati compromessi e, i dati degli utenti, sono finite nelle mani degli hacker.

Le informazioni rubate comprendono nome e cognome, genere sessuale, nome utente ultimi tweet pubblicati.

L’attacco sarebbe avvenuto attraverso un malware nascosto dentro alcune app.

Una volta concesso l’accesso ai propri social attraverso la app, il malware iniziava a collezionare informazioni.

Interessante come IOS, sia rimasto immune all’attacco, dimostrando ancora una volta la maggiore sicurezza offerta dai sistemi Apple di fronte al più malleabile, ma anche insicuro, Android, specialmente a causa del terribile Play Store, tra gli store virtuali meno controllati e più contaminati da malware di ogni genere presenti nel mondo tech.

La stessa cosa è accaduta agli utenti Facebook che rivela come, circa 9,5 milioni di account siano stati violati dagli hacker.

Una situazione che preoccupa.

Da un lato, ancora una volta, vediamo l’incapacità delle grandi aziende social di proteggere i dati dei propri utenti.

Facebook, Twitter, Instagram e gli altri, sono totalmente sguarniti nonostante gli investimenti e i team sicurezza.

Il web è molto fragile e gli attacchi di questo genere sono all’ordine del giorno, senza considerare quelli che non vengono scoperti o vengono nascosti per danni di immagine.

Allo stesso tempo, si mostra ancora una volta la scarsa sicurezza del Play Store, divenuto negli ultimi tempi una sorta di untore virtuale con app inaffidabili dove spesso si nascondono malware, cryptominer e adware.

I dati utente non sono al sicuro e, come sempre, il consiglio è quello di non dare mai le vostre informazioni a social e altre piattaforme inaffidabili.

E’ molto probabile infatti che, presto o tardi, oltre che nelle mani della stessa azienda, i vostri dati finiscano direttamente in rete.

Il web ha bisogno di sistemi di sicurezza più accurati, a quanto pare però le aziende social guardano altrove.

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