Forte calo per l’Internet of Things

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A quanto pare l’annunciato rivoluzione dell’Internet of Things (IoT), non è ancora arrivata e forse è una fortuna.

L’internet degli oggetti connessi, cresciuta a una velocità impressionante ha iniziato ad arrestarsi con una crescita negativa nell’ultimo anno dovuta al covid, ma anche ai sempre maggiori timori degli attacchi informatici che renderebbero le case connesse, un serio pericolo per chi le abita.

Tra telecamere spiate e hacker che possono bloccarci in casa o escluderci dalla nostra abitazione con i ransomware, l’IOT sembra prendere le fattezze di un’idea che non ha fatto i conti con la realtà.

La connessione totale, potrebbe infatti esporci a rischi enormi. Basta pensare alle auto, ormai pezzi di tecnologia smart che potrebbero venire hackerata causando danni anche molto gravi.

Per non parlare di elettrodomestici e elementi privati della casa.

Secondo un recente studio l’IoT è in fase di contrazione nonostante il settore veda importanti investimenti anche da parte delle aziende.

Un mercato destinato comunque a crescere, che potrebbe però approfittare di questo calo per rivedere i suoi canoni di sicurezza.

La cosa più pericolosa dell’informatizzazione, è infatti quella di esporre le persone ad attacchi hacker, che potrebbero ad andare a colpire elementi fondamentali.

Rimane comunque un ampio spazio di manovra soprattutto per altri settori come quello agricolo e quello industriale.

I rischi però permangono e, oggi più che mai, sembra evidente che disconnettersi un po’ sia l’unica soluzione per evitare grossi danni dai crimini informatici.

Rimane da verificare se il profitto e la corsa alle nuove tecnologie, avranno il sopravvento sul buon senso e sulle necessità di sicurezza non solo dei privati, ma di intere nazioni.

Digitalizzare oltremisura la vita di tutti i giorni potrebbe infatti portare a danni difficilmente calcolabili.

Il mercato comunque rallenta e, in questo caso, potrebbe essere una buona notizia per un mondo tech più intelligente e meno esposto ai rischi di queste tecnologie.

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