I Social Network influenzano l’e-commerce

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Tra pochi giorni si apre l’IPO di Facebook che vuole sfruttare al massimo il suo effetto determinante per le vendite on line.

Secondo gli analisti i Social Network influenzano in modo determinate le vendite online. Le recensioni e i commenti sui Social, in primis su Facebook, propongono discussioni sugli acquisti alle quali partecipa il 63% degli internauti italiani, esattamente il doppio degli utenti che effettivamente comprano online. Quindi è su questo punto che si discute e si consiglia, ma le aziende italiane non hanno ancora compreso la reale potenzialità di questa “piazza acquisti”. Non sanno ancora approfittare appieno di questa nuova potenzialità, limitandosi a considerarla una specie di “mostra” dei loro prodotti. Ma si sta verificado, anche se ancora in modo sporadico, un nuovo approccio: le aziende propongono offerte esclusive e anche incentivi per chi convince gli amici all’acquisto per coinvolgere sempre più il consumatore. Un tam tam echeggia sempre più incessante nella rete, con suggerimenti, consigli, sconti e premi che gli utenti di Facebbok si scambiano tra di loro.
L’e-commerce è entrato nell’Agenda digitale, e sta crescendo. Nel 2011 aveva avuto un incremento dell’11% delle vendite, nei primi tre mesi del 2012 le transazioni sono aumentate del 19%, secondo l’Osservatorio CartaSi-Netcomm.
In barba alla crisi. Ci si chiede per quali ragioni un mercato fisico in stagnazione sia invece affiancato da un mercato virtuale in crescita.

Sicuramente gioca il suo importantissimo ruolo il fattore prezzo con la possibilità di confrontare i prezzi, di approfittare della maggior scelta dei prodotti e delle offerte presenti solo sul web. La ampia ricchhezza delle informazioni sui prodotti immediatamente consultabili senza dove ricorrere a cataloghi, listini od altro. Inoltre è incidente anche la flessibilità dell’offerta e la varietà dei mezzi di pagamento. La possibilità di acquistare in qualsiasi momento della giornata, magari in pausa pranzo, e la mobilità derll’acquisto, per esempio fare un acquisto dallo smartphone.

Anche il settore dell’elettronica ottiene un +25% per le vendite online, settore che è in crisi sul mercato fisico. Fanno da deterrenti i timori per la sicurezza dei pagamenti. Dove l’Italia denuncia ritardi provocati dalle infrastrutture, ma anche dal basso il tasso di penetrazione di internet di 10 punti in meno della media Ue. In Italia solo il 15% degli italiani acquista online (43% la media Ue), e solo il 5% delle aziende utilizza l’e-commerce (15% Ue).

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