Sempre più diffusi i virus che rubano password

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Crescono i virus che rubano le password.

I così detti sniffers o password stealers sono sempre più minacciosi.

I malware di questo genere sono cresciuti a dismisura colpendo centinaia di migliaia di persone.

In molti casi, questo tipo di software ruba i dati direttamente dal browser e può essere progettato anche per rubare le password dai sistemi di messaggistica come Whatsapp.

Un rischio molto grave per la sicurezza, dal momento che virus di questo genere potrebbero mettere in crisi il nostro intero sistema online.

Il più temuto secondo Kapersky sarebbe Azorult.

“Le persone oggi sono sempre più attive online e scelgono spesso di affidarsi a Internet per molte delle loro attività quotidian. Questa tendenza porta ad avere un numero sempre maggiore di dati e informazioni all’interno dei loro profili digitali, rendendoli così un bersaglio particolarmente interessante per i cybercriminali: questi dati, infatti, possono essere monetizzati in molti modi in un secondo momento”.

La caccia alle informazioni è quindi aperta e difendersi non è poi così facile.

In molti consigliano di installare VPN e proxy per difendere la propria identità e i propri dati, questo non ci difende però da eventuali hack, ingressi illeciti e app che nascondono malware pronti a controllare i nostri device.

Non immettere informazioni in rete è poi quasi impossibile.

Le banche e altre realtà spingono infatti sempre di più sui servizi automatici.

Tra le soluzioni possibili c’è quella dell’autenticazione a due fattori, da tenere sempre attiva e che no garantisce comunque la sicurezza totale specialmente da attacchi mirati.

Il web è tornato quella giungla che era in principio.

Il problema è che questa volta i dati e le informazioni che navigano per la rete sono infinitamente superiori e più sensibili rispetto a quelle dei tempi del 56k.

Staremo a vedere in che modo gli utenti potranno proteggere le loro password dai sempre più pressanti attacchi informatici.

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