State of Play, perché gli utenti si lamentano?

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Sulla falsa riga del Nintendo Direct, Sony ha lanciato il suo State of Play, un appuntamento dove vengono presentati trailer e novità relative ai giochi in uscita.

Il nuovo format ha però fatto arrabbiare gli utenti ma perché?

In molti si aspettavano nuove esclusive e elementi più corposi da quello che vuole essere invece una sorta di resume con alcune esclusive.

State of Play se lo guardiamo in modo coerente altro non è che un breve riassunto video della situazione.

Verrà sicuramente sfruttato anche per lanci importanti, ma di sicuro l’obiettivo di Sony non era quello di strabiliare nessuno, ma solo di spingere l’imminente Days Gone e ricordare lo stato dei lavori.

Senza dimenticare che il primo State of Play ha visto un massiccio annuncio di titoli VR, nicchia di mercato sulla quale Sony punta davvero.

State of Play di sony è quindi destinato a diventare un appuntamento relativamente leggero, un modo per la compagnia di gestire i suoi annunci senza dover pagare nessuno.

La mossa di Sony infatti è un sostanziale distacco dagli eventi internazionali, una mossa che vede la compagnia instaurare un dialogo diretto con i propri utenti, senza nessun intermediario, un po’ come avviene per Apple e altre società.

Di sicuro però, il reparto marketing di Sony preparerà qualche esclusiva, qualche informazione su Death Stranding o qualche data per il prossimo State of Play.

La reazione degli utenti non è stata infatti quella sperata e la compagnia giapponese dovrà rimediare in qualche modo.

Per il momento però, la novità Sony è molto gradevole, un modo interessante per restare al corrente con le ultime novità attraverso comodi video messi insieme dalla stessa compagnia.

Quando arriveranno le news più succose, siamo sicuri che il pubblico capirà questo format e non si lamenterà più di quello che altro non è che un resume.

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