I videogiochi imbattibili: ovvero, come morire infinite volte…

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Che tu sia un gamer giovane oppure over 30, sicuramente ti sarà capitato un gioco infernale, non per l’ambientazione ma per la difficoltà; talmente infernale da non permetterti di vederne la fine dopo numerose ore di impegno.

Super Meat Boy (2010) è spesso citato in questo tipo di classifiche e il motivo sta nel modo in cui scorre il gioco: velocità molto elevata e quando si perde, si ricomincia subito e senza pausa, cosa che genera il game over in loop. Il protagonista è un ragazzo pixelato la cui morte viene causate da lame chiodate.

Su uno stampo simile è nato Flappy Bird, nel 2013, per Android e iOS. Il gioco originale (perché presenta numerose versioni alternative) nonostante sia moderno, presenta una grafica a 8 bit. Scopo del gioco è quello di far muovere su e giù un uccellino in modo da evitare gli ostacoli (tubi). Sembra semplice, ma il difficile sta nel bilanciare il comando, perché anche un nanosecondo può fare la differenza e decidere le sorti della partita. Da perderci la testa in tutti i sensi.

Un altro titolo comunque recente è Flywrench (2015). Occorre guidare una astronave fatta di due pixel quadrati; essa dovrà percorrere piste e settori realizzati apposta in maniera discontinua e intricata. Lo sfondo è scuro e il percorso è costituito da linee colorate molto accese, cosa che rende la giocata particolarmente difficile e ”psichedelica” (caratteristiche ricorrenti in molti giochi moderni e difficili per smartphone).

Torniamo ora indietro nel tempo, precisamente al 1985. Ghosts’n’Goblins della Capcom fu un titolo importante anche perchè fu uno dei primi videogame horror ad esser presenti in una sala giochi, infatti il gioco consisteva nell’uccidere zombie. Il problema era che durante ogni schema, i nemici potevano arrivare da qualsiasi direzione, alcuni strumenti di aiuto (power up) potevano rivelarsi invece trappole, e se il protagonista fosse anche riuscito ad arrivare alla fine senza però prendere la sacra croce, bisogna rigiocare i due livelli precedenti e infine affrontare Satana ad una difficoltà notevole.

Ultimo titolo e non meno famoso, è assolutamente Dark Souls, uscito nel 2011, un gioco recente ma stavolta non destinato agli smartphone. Graficamente molto bello, anche per le ambientazioni; la storia oscura e tutto ciò che la circonda. La trama non è particolarmente ricca, semplicemente bisogna uccidere molti nemici e ogni volta che sbagli, muori.

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