Xbox Series X sarà molto diversa dalla generazione attuale, e non sarà solo una questione di grafica.
Una tematica che abbiamo già trovato in Playstation 5, che sembra promettere un salto di generazione, più nell’interattività che nella grafica dei nuovi giochi.
A quanto pare infatti, come dovrebbe accadere con il Dualsense, anche la nuova Xbox offrirà modi di interagire con i giochi più complessi e immersivi.
Una superiore immersività e nuove meccaniche, sono quello di cui l’industria ha più bisogno che mai.
Resta da capire che cosa intenda il capo di Xbox e in che modo Xbox Series X permetterà ai giocatori di vivere esperienze differenti da quelle dell’attuale generazione.
La necessità di un cambiamento è però evidente, ed è proprio sotto questo aspetto che titoli come Zelda Breath of The Wild, Red Dead Redemption 2 e Death Stranding hanno mostrato la possibilità di un modo diverso di giocare.
Proprio in questo periodo un capolavoro come The Last of Us 2, nonostante le sue qualità, mostra però un gameplay ormai rodato che potrebbe vedere delle novità interessanti con l’arrivo della nuova generazione.
“Credo che si sia giunti a un punto – spiega Spencer – che i delta risultano inferiori dal punto di vista dell’impatto grafico, o per quel che riguarda caratteristiche impossibili da vedere in precedenza. Potrebbe sembrare deludente per alcuni, ma quello che voglio dire è che il vantaggio maggiore che io vedo è la natura coinvolgente dei contenuti che possiamo creare adesso”.
La speranza è quella di vedere una maggiore interattività con i mondi di gioco, non necessariamente su base hardware, ma comunque mondi sempre più vivi e complessi, dove le azioni non si limitino a sparare e combattere, o a fasi stealth divenute ormai un elemento cardine del mondo dei videogiochi.
La nuova generazione è alla porte; forse non vedremo i grandi cambiamenti nella prima mandata di titoli, entro la fine del 2021 però, speriamo che l’industria riesca a offrire qualcosa di davvero nuovo.
