Sensori Terahertz, il telefonino vedrà oltre i muri

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A breve, poter vedere oltre gli ostacoli potrebbe non essere più una priorità riservata ai soli supereroi. L’Università di Harvard, ed in particolare il team di ricerca guidato dal prof. Kenneth O, non a caso, sta sviluppando una tecnologia basata su ‘occhi elettronici’ capaci di vedere oltre le barriere.
Forme più evolute degli occhiali a raggi X tanto pubblicizzati dalle riviste anni 70, o meglio, più terrene dei sofisticatissimi dispositivi degni delle migliori opere della fantascienza, potrebbero dunque attraccare nel nostro quotidiano.

Zone non utilizzate dello spettro elettromagnetico e una serie di nuove tecnologie ottiche, sono le materie prime di un esperimento che sta seminando via via piccole conquiste. Un esperimento, che alla conclusione di un ciclo è riuscito a partorire un microchip per smartphone in grado di visualizzare tutto ciò che nasconde dietro un ostacolo solido.

Questo nuovo dispositivo, tuttavia, non è che una delle molteplici manifestazioni materiali che questa nuova tecnologia avrà la possibilità di sviluppare. La capacità di vedere oltre gli ostacoli, infatti, non sarà limitata agli smartphone, ma troverà utilizzo con ulteriori congegni anche in campo medico, economico, energetico, civile e militare, con un particolare occhio di riguardo al settore delle comunicazioni e delle reti wireless.

Non importa quale sia la natura della superficie solida che gli occhi elettronici si ritroveranno a dover bypassare, poichè l’uso delle frequenze dei terahertz è davvero illimitato, soprattutto se unito alla tecnologia dei sensori Cmos.

Le potenzialità di queste tecnologie, essendo appunto fortemente ampie e rivoluzionarie, se sfruttate al massimo rischierebbero di essere usate in maniera distorta da mani poco raccomandabili. Per questo motivo la ricerca intende momentaneamente limitarne la potenza concedendo una ‘supervista’ che non sia in grado di andare oltre un raggio di pochi centimetri.

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