Negli ultimi anni siamo stati abituati ad usare i vari slide to unlock, i pin da digitare, i disegni da tracciare. Sono questi infatti i metodi tutt’ora più utilizzati per sbloccare lo smartphone ed accedere a tutte le sue funzioni interne. Ma il tempo passa, e come per ogni cosa facente capo al mondo dell’hi-tech, anche la via da percorrere per sbloccare il telefono tenderà a farsi sempre più sofisticata.
A prometterlo è Google, che per l’occasione ha registrato un brevetto grazie al quale sarà possibile liberarsi della schermata di blocco dello smartphone semplicemente facendo uso del nostro sguardo, ed in particolare, della movenza esercitata dagli occhi.
L’applicazione poggerà le basi su una tecnologia di eye tracking, un procedimento che partendo dalla costruzione di mappe termiche, permetterà all’head-mounted display di associare il movimento fatto dall’occhio a quello messo in atto dall’immagine sullo schermo. Starà al computer determinare poi l’eventuale correlazione tra le due traiettorie e decidere dunque se sbloccare oppure no il dispositivo.
Questa formulata da Google è una tecnologia che in sostanza mira a seguire i passi fatti dal sistema Ice Cream Sandwich di Android ed in particolare dall’applicazione Face Unlock la quale permette di sbloccare un dispositivo memorizzando e analizzando il volto del suo proprietario.
Insomma, dopo l’approdo dei Project Glass che ci permettono di entrare nella cosiddetta realtà aumentata, Google è ora in marcia per realizzare quest’ultima applicazione che porta con sé il fascino della tecnologia e la garanzia di un marchio dinanzi al quale non si può far altro che chinarsi. Ancora una volta.