Wind spiega i motivi del “black out” di Venerdì 13

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Lo scorso Venerdì 13 giugno milioni di utenti Wind Infostrada che si sono ritrovati senza rete mobile e fissa per molte ore, un disservizio di grande portata che è stato spiegato ufficialmente mediante un comunicato datato 15 Giugno 2014.

Wind ha tenuto a sottolineare che il disservizio del 13 giugno sia su rete fissa che mobile, è stato un evento eccezionale, durato poche ore e che non ha interessato l’intero territorio nazionale.

In realtà sono stati davvero migliaia di tweet e messaggi sui social provenienti da tutta la penisola e dalle isole maggiori. A parte questo, il disagio è stato davvero risolto nel giro di alcune ore.

I motivi del disservizio sono stati descritti nel seguente modo:

    “L’anomalia è stata causata dal blocco progressivo, per problemi di configurazione, degli apparati (router IP) dell’esteso backbone internet di collegamento tra i nodi delle reti fissa e mobile: si tratta di un evento unico ed irripetibile. L’azienda si è immediatamente messa in moto, grazie all’intervento tempestivo della propria macchina operativa e dei propri tecnici di rete che hanno individuato l’anomalia, ne hanno verificato gli impatti sulle tratte geografiche della rete per bloccarne la diffusione. Solo a quel punto, si è potuto procedere alla graduale, ma veloce, eliminazione del problema ed al ripristino della piena funzionalità del servizio nelle diverse aree territoriali. Queste azioni, unitamente al fatto di disporre di tecnologie sofisticate e all’avanguardia, hanno consentito di ridurre il tempo del guasto solo a poche ore”.

Wind ha inoltre messo in evidenza che in altri paesi il verificarsi di analoghi problemi ha richiesto più tempo per il ripristino:

    “Per incidenti di simile natura, verificatisi su reti di telecomunicazioni che hanno dimensioni analoghe nel mondo,i tempi di risoluzione sono stati molto più lunghi con impatti decisamente più pesanti. Nei confronti di questa eccezionale anomalia sono state poi intraprese tutte le azioni necessarie per prevenire l’eventuale ripetersi di casi simili”.

Che dire, speriamo non si ripeta in futuro.

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