Kaby Lake è il nome in codice dell’evoluzione dell’architettura Skylake sviluppata da Intel per i propri processori; è una sorta di versione semplificata della generazione precedente, infatti si basa sullo stesso processo produttivo a 14 nm.
Abbiamo potuto apprezzare i primi processori basati su tale evoluzione è nel corso del 2016 con le serie Y e U destinate ad essere montate su notebook e alcune tipologie di tablet. Poi sono arrivate le CPU desktop, uscite nelle prime settimane del 2017.
Trattandosi di una mera revisione di Skylake e non di un suo successore, Kaby Lake risulta essere molto simile a quest’ultima, tant’è vero che nemmeno il socket è cambiato, dunque resterà l’LGA 1151 introdotto con Skylake, mentre il chipset utilizzato sarà un membro della cosiddetta famiglia “Serie 200”, conosciuta con il nome in codice di Union Point.
Tra le novità introdotte con la nuova architettura, si segnala una nuova profonda revisione del comparto grafico integrato, la quale è destinata ad aumentare ulteriormente le prestazioni e offrire anche il pieno supporto allo standard video 4K e al sistema di protezione HDCP 2.2.
Più nello specifico, verrà aggiunto il supporto nativo alla codifica video HEVC a 10 bit e VP9 sempre a 10bit.
Verrà introdotto il supporto nativo allo standard USB 3.1 e alla nuova tecnologia di memoria sviluppata da Intel, con il nome di Optane.
A partire dall’introduzione dell’architettura Core, la quale fu lanciata come successore di NetBurst a metà 2006, Intel ha dichiarato che intende presentare una nuova architettura ogni due anni, giustificandosi col fatto di dover stare al passo con la Legge di Moore. Per aumentare le prestazioni di una CPU tenendo sotto controllo anche il consumo energetico è necessario infatti ottimizzarne l’architettura e realizzare i nuovi prodotti con processi produttivi sempre più raffinati.
Il successore di Kaby Lake sarà un die-shrink a 10 nm (Cannonlake), della tredicesima generazione, il cui lancio è previsto nel corso del 2017.