C’è sempre stata molta confusione in merito agli esperimenti precedenti di Android Pay e Google Wallet, esperimenti rivolti al pagamento online. Ora si è giunti alla fusione di entrambi per un servizio di qualità da parte di Mountain View, per garantire ai suoi utenti sicurezza e semplicità d’uso. Leggi tutto l’articolo per sapere di cosa si tratta.
Adesso la Grande G riunisce sotto un’unico nome tutti i suoi servizi di pagamento digitale: si chiameranno semplicemente ”Google Pay”. La piattaforma permetterà di effettuare pagamenti in mobilità, sui negozi online tramite Google Chrome, app e via Pos tradizionali.
Un unico brand muove i fili che comprendono tutte queste modalità. Il servizio verrà messo a disposizione col tempo nei diversi mercati in cui sono attivi i sistemi per i pagamenti di Mountain View. In Italia, ad esempio, Wallet è disponibile mentre Android Pay non è mai stato lanciato.
C’è da dire, però, che questa svolta arriva un po’ in ritardo, perché è dal 2011, ovvero da quando venne rilasciato Google Wallet, che Google sta testando e lanciando strumenti di pagamento. Android Pay venne presentato nel 2015, restando sempre limitato al solo mercato statunitense per accodarsi ad Apple Pay e Samsung Pay solo nel 2017.
Dovrebbe cambiare poco o nulla il funzionamento dei due servizi ora diventati una cosa sola: quello peer to peer fra utenti (Wallet) e quello simile ad Apple Pay, per i pagamenti in mobilità e altro (Android Pay). Insieme a loro, altri come gli acquisti all’interno di Google Play Store e l’autocompletamento sul browser Chrome.
”Con Google Pay sarà più semplice utilizzare le informazioni di pagamento salvate sul proprio account Google, così da poter terminare velocemente le operazioni. Nelle prossime settimane Google Pay arriverà online, nei negozi e su tutti i prodotti Google” si legge in un post ufficiale. Fra i partner scelti per la promozione dell’iniziativa figurano Airbnb, Fandango e Instacart.
