A quanto pare Xbox Scarlett sarà una famiglia di console pubblicate direttamente al day one in diversi modelli.
I due differenti modelli prenderanno il nome di Lockhart e Anaconda, il primo sara sostanzialmente una X Box migliorata, una sorta di entry level. Il secondo assetto sarà invece una Xbox One X.
Xbox parte quindi fin da subito con due fasce. Una che sarà la console top di gamma con il massimo della velocità, degli fps e dell’elaborazione, l’altra, una edizione economica che permetterà comunque di fruire dei titoli Scarlett.
Il modello più potente di Xbox Scarlett costerà 499 euro. Dato l’ormai onnipresente X Box Game Pass, è possibile che la compagnia punti più sul modello base, forse anche del gaming in streaming che non richiederà quindi grossi sforzi hardware.
Si parla inoltre di un modello, privo di lettore ottico, in arrivo nei mesi successivi al lancio. Un’impronta fortemente digitale e che strizza l’occhio allo streaming, portando prima del previsto quella rivoluzione che tutti attendono.
Il rischio di tutta questa operazione è la confusione.
L’utente, confuso dalla presenza di troppi modelli, potrebbe smarrirsi e puntare sula concorrenza più chiara e precisa nella sua offerta.
La strategia Microsoft sembra infatti un po’ troppo complessa e potrebbe punire il colosso dell’informatica.
Microsoft sembra quindi approcciare la next gen in modo alternativo, fornendo di fatto una evoluzione delle sue console che continueranno comunque a convivere a lungo.
Le console diventano di fatto delle specie di pc preassemblati, forti però dell’universo streaming che si affaccia sul mercato e dell’ormai preodominanza del mercato digitale.
Staremo a vedere se la proposta di Microsoft risulterà vincente, in particolar modo di fronte a Google e Amazon che si apprestano a offrire servizi di streaming, senza però una console di riferimento.
Sarà questo il rischio di buco nell’acqua di Microsoft, vincolare i suoi giochi e la sua proposta a una macchina, anziché puntare su un servizio da offrire a un pubblico illimitato.