Exodus, lo spyware che ha infettato Android è stato a lungo al centro delle discussioni in Italia.
Il malware era stato progettato per intercettare individui precisi ma ha finito poi per infettare centinaia di telefoni.
Si pensava che la distribuzione fosse limitata ad Android, in questi giorni invece è stato scoperto come Exodus sia presente anche su IOS.
Nel caso Apple, lo spyware è stato implementato attraverso una serie di portali falsi che si spacciavano per veri operatori telefonici un’operazione complessa quanto pericolosa.
Exodus ha infatti dimostrato come si possano facilmente ingannare i sistemi di sicurezza blandi di Android e quelli molto più serrati di IOS.
Una operazione di questo genere può essere effettuata senza spese eccessive da un gruppo privato, in caso di un governo ci troviamo di fronte a un potenziale di attacco enorme e a una seria minaccia per la sicurezza degli utenti.
Exodus è infatti uno spyware di intercettazione totale mascherato da app degli operatori telefonici.
Un simile strumento nelle mani del cybercrimine finirebbe per consegnare tutte le nostre informazioni più private, oltre che i nostri codici e informazioni bancarie nelle mani degli hacker.
Peggio ancora Exodus è capace di spiare telefonate e conversazioni Whatsapp e SMS, questo significa che può produrre moltissimi dati personali capaci non solo di metterci in serie difficoltà ma anche di collezionare materiale per creare identità false e escluderci dai nostri stessi account utilizzando le nostre informazioni.
Un caso che ha fatto tremare il mondo.
La notizia della falla di Apple è ancora più grave.
IOS sembrava infatti un muro invalicabile per questo tipo di app.
A quanto pare però, con la giusta coordinazione, una compagnia privata è stata capace di fregare l’intero sistema di sicurezza della compagnia miliardaria.
Un precedente da on trascurare e che ci porta a riscrivere l’intera summa della cybersicurezza.