Nintendo Switch Lite e i giochi non compatibili

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Nintendo Switch Lite sarà esclusivamente portatile, non supporterà quindi la modalità docked, così come i Joycon.

Questo significa che la nuova console di Nintendo non avrà una compatibilità totale con i titoli della piattaforma principale.

Naturalmente si parla di giochi minori e prodotti strettamente incentrati sulla struttura dei Joycon e sui comandi di movimento.

Tra i titoli incompatibili con Nintendo Switch Lite troviamo alcuni prodotti misconosciuti, così come titoli di un certo calibro.

Partiamo subito con Super Mario Party che necessiterà l’acquisto dei Joycon per essere giocato su Switch Lite.

1-2-Switch, dimenticabile e abbastanza inutile, sarà un’altro dei prodotti che non funzioneranno sulla versione Lite della console.

All’appello non manca Just Dance, anche in questo caso il sistema di gioco non si presterà alle meccaniche portatili di Lite.

Ovviamente tutta la produzione Nintendo Labo, studiata appositamente per Switch Classica non sarà compatibile con la versione Lite, in quanto necessita di “smontare” la console posizionando schermo e Joycon in parti diverse.

Questi i giochi non supportati.

I dubbi più forti emergono però di fronte alla scarsa ottimizzazione di alcuni titoli che, in modalità portatile hanno prestazioni abbastanza basse.

Anche in questo caso, i possessori di Nintendo Switch Lite, dovranno accettare di giocare a prodotti con grafica e fps inferiori, senza la possibilità di godere del prodotto con l’estetica migliore che potranno vivere solo sulla console principale.

Un frammentazione che non fa bene al mercato e che potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio per Nintendo.

In particolare, la compagnia giapponese, dovrà ottimizzare al massimo i nuovi giochi per la modalità Handled, altrimenti il rischio è quello di creare un prodotto inutile o, peggio ancora, penalizzare chi sceglierà di investire sulla nuova portatile, non ibrida, prodotta da Nintendo.

La qualità in handled è raggiungibile, basti pensare a giochi come Zelda, se però portiamo l’esempio di Xenoblade Chronicles, allora, i dubbi, tornano ad affiorare.

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