Google sta crollando.
Proprio così, la compagnia, capace di fatturare miliardi, ha visto un enorme calo degli utili, elemento che spiegherebbe il tentativo di variare sempre di più l’offerta, arrivando addirittura al settore gaming.
Cresce Alphabet ha riportato 40,5 miliardi di ricavi, in aumento del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma i profitti finali sono comunque del 23% in meno rispetto a quanto atteso dagli analisti.
Segno che qualcosa, all’interno dell’azienda non va o che le stime sono state troppo elevate per un sistema destinato, prima o poi, a rallentare.
Google recupera col tentativo di acquisire FitBit.
Paradossalmente la compagnia è troppo grande per essere gestita in modo accorto e rischia di vedere perdite enormi nella struttura tentacolare che la costituisce.
L’acquisto di fitBit farebbe parte del piano di acquisizioni che sembrano ormai studiate, più per continuare ad essere Google, che per fini precisi.
Google sta perdendo molto denaro in investimenti che non ha voluto specificare.
Progetti forse ancora nascosti, speriamentazioni, o semplicemente investimenti errati che preferisce celare.
In ogni caso, anche un colosso come Google può trovarsi di fronte a un crollo azionario senza precedenti.
La cassa della compagnia non ne viene intaccata, parliamo infatti di miliardi di dollari, di sicuro però Google sembra aver perso la retta via.
A dimostrarlo sono le numerose leggerezze che nascono forse dall’eccessiva diffusione del brand.
Google ha smesso di fare Google pretendendo di occuparsi dei settori più svariati, dal mondo della domotica a quello della ricerca, passando per scienze di confine e innovazioni in stile Elon Musk.
La società dovrebbe ricordarsi da dove nasce il suo successo, perfezionando i suoi servizi anziché crearne di nuovi che portano molto spesso a fallimenti, basti pensare a Holo Lens, al futuro incerto di Stadia e alle vendite basse di
Pixel.
Staremo a vedere come sarà gestito il nuovo anno della grande G.