Dopo una serie di crolli che hanno coinvolto buona parte dei mercati mondiali, ecco che arriva anche quello del mercato PC.
La botta è importante è vede un crollo del 15% del mercato PC nel terzo trimestre del 2022, pari a 74,3 milioni di unità.
Un risultato molto negativo per un settore un tempo trainante che dipinge un quadro di recessione chiaro per il mondo della tecnologia.
Dopo il boom nel periodo del covid, il settore tech ha iniziato a subire i colpi, posticipati per la smania di tecnologia dell’epoca dei lockdown.
A soffrire in particolare è il settore PC con un calo pesante che porta a ridimensionare le aspettative per l’intera filiera nei prossimi mesi.
La domanda resta molto debole e coinvolge buona parte delle compagnie, senza risparmiare nemmeno quelle più importanti e rinomate.
L’unico brand che riesce a restare a galla è Apple, che è riuscita a gestire anche i problemi di carenza di chip che partecipano ad affossare il mercato.
In particolare però a pesare è la mancanza di richiesta, l’abbuffata di tecnologie e le novità che lasciano il tempo che trovano, hanno infatti spinto molti utenti a continuare a sfruttare i loro vecchi dispositivi, o meno vecchi dal momento che molti acquisti sono stati completati negli ultimi due anni.
Nei campioni di vendite troviamo HP con 12,7 milioni di unità vendute, segue Dell con 12 milioni.
Apple detiene la quarta posizione10 milioni di unità vendute, il 13,5% del mercato e vede una importante crescita pari al 40,2%.
In generale quello che è emerge è un mercato in crisi, ma anche il frutto di una bolla tecnologica che non poteva far altro che scoppiare.
Le aspettative e le vendite erano infatti viziate da una condizione di contorno che non poteva protrarsi nel tempo, per certi versi possiamo dire che il mercato si stia assestando verso la sua reale capacità di vendita e verso una domanda normale.
Del resto i PC si acquistano ogni 5/10 anni, non ad ogni lancio dell’ultima microvarazione di hardware.