I videogiochi consumano molto, in particolare se giocate su PC con schede video che possono consumare cifre importanti, tanto da essere utilizzate per il mining di criptovalute.
Ecco che nel ben mezzo della crisi energetica più grande di sempre, anche i videogiochi diventano una spesa da calcolare, e magari da ottimizzare.
A quanto pare, a fare la differenza sono proprio i giochi a cui stiamo giocando.
I titoli open world con grafica eccellente, consumano molto, basti pensare a cosa fa God of War Ragnarok, alla povera ventola della PS4.
Una ventola che lavora molto, significa una console che lavora ancora di più. Proprio questo surriscaldamento è legato a un consumo energetico importante.
Detto in breve, gli amanti della pixel art, spenderanno meno, e lo faranno anche i giocatori che scelgono titoli ben ottimizzati.
Il costo di ricariche e di energia vera e propria, può avere il suo peso. Il costo più elevato dovrebbe proprio essere quello dei PC e delle console di nuova generazione.
Gestire giochi con grafiche 4K potrebbe costare molto di più che giocare a prodotti più semplici.
Per chi gioca con Switch una buona idea di risparmio potrebbe essere sfruttare dei sistemi di ricarica solare. Anche se la ricarica della console Nintendo è piuttosto esosa e necessita parecchio tempo.
Nell’era della crisi energetica, finiamo per calcolare anche quanto ci costa, non solo acquistare, ma anche giocare con i titoli più recenti.
La buona notizia è che i costi non sono enormi. Le macchine di nuova generazione sono molto ottimizzate, quelle del passato consumano poco per loro natura.
In poche parole, potete continuare a giocare, di sicuro però giocare molte ore a un titolo che sfrutta al massimo PC o console, può avere il suo costo che andrà ad incidere sulla bolletta finale in modo più evidente rispetto al passato.