L’intelligenza artificiale ha monopolizzato la discussione sulla tecnologica, canalizzando anche gli investimenti dei grandi fondi finanziari che, dopo la presentazione al pubblico di ChatGPT si sono lanciati in una frenesia.
Nel frattempo crescono i cloni delle AI testuali, così come quelli della AI che creano immagini. Stiamo assistendo alla nascita di una sorta di mercato parallelo, che può essere un pericolo, un’opportunità, ma che potrebbe anche nascondere l’ennesima bolla tecnologica.
L’intelligenza artificiale è davvero così importante?
L’intelligenza artificiale è un’area di ricerca molto importante e in rapida evoluzione. L’IA ha il potenziale per migliorare significativamente molte industrie e settori, tra cui la sanità, l’educazione, l’energia, i trasporti e l’intrattenimento.
L’IA può essere utilizzata per analizzare grandi quantità di dati e identificare modelli e tendenze, che a loro volta possono essere utilizzati per prendere decisioni informate e migliorare i processi. Manca però totalmente di intuito e di altri elementi prettamente imani che potrebbero portare a un’omologazione delle strategie e dei prodotti.
Quali sono i problemi dell’Intelligenza artificiale?
L’IA non è la soluzione a tutti i problemi e potrebbe anche presentare sfide etiche e sociali se non viene gestita e regolamentata adeguatamente. In generale, l’IA è un’area molto importante di cui tenere conto e che richiede una continua attenzione e supervisione da parte degli scienziati, dei policy maker e della società in generale.
Tra i rischi, oltre a quello della sicurezza informatica, c’è la perdita di controllo di questi sistemi, che potrebbero agire in modo autonomo e portare, tesi sostenuta da importanti studiosi, alla fine della specie umana.
Gli investimenti nell’intelligenza artificiale sono una bolla?
La moda delle AI, ha scatenato anche un flusso di denaro verso questo tipo di progetto.
Per quanto utili e potentissime, le AI potrebbero essere difficili da monetizzare. Gli investimenti in corso potrebbero quindi dar vita a una nuova speculazione tecnologica, forse per uscire dal crollo visto negli ultimi mesi nel settore.
