Attacco hacker a TicketMaster, miliardi di dollari in biglietti rubati: cosa è successo

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Recentemente, Ticketmaster, insieme alla sua società madre Live Nation, è stata vittima di un attacco informatico di vasta portata. Gli hacker del gruppo ShinyHunters hanno sottratto ben 193 milioni di codici di biglietti digitali, di cui circa 440.000 già utilizzati per eventi imminenti. Il valore complessivo dei biglietti rubati supera i 22 miliardi di dollari, si tratta di uno dei furti online più grandi di sempre.

La notizia solleva gravi preoccupazioni riguardo alla sicurezza informatica, soprattutto per aziende che gestiscono dati sensibili e finanziari. Il furto non solo compromette le finanze della società, ma mette anche a rischio la fiducia dei consumatori, i quali potrebbero subire gravi perdite economiche se i biglietti rubati venissero rivenduti o utilizzati fraudolentemente.

Ticketmaster sta collaborando con le autorità per mitigare i danni e prevenire ulteriori accessi non autorizzati.

L’episodio evidenzia però la necessità di rafforzare le misure di sicurezza informatica e la fragilità dell’intero sistema online. Le aziende devono investire in tecnologie di protezione avanzate, come l’autenticazione a più fattori e il monitoraggio continuo delle reti, per rilevare e bloccare tempestivamente attività sospette, purtroppo però insider e furti rimangono un rischio ben più presente di quanto comunicato.

Questo incidente dovrebbe servire da monito per i consumatori, spingendoli a fare attenzione in un mondo web divenuto sempre più complesso e insidioso per tutti.

L’attacco a TicketMaster arriva quasi in contemporanea con un imponente diffusione di dati personali e password; letteralmente miliardi di password caricate sul web e che potrebbero compromettere ulteriori sistemi.

Un attacco senza precedenti che riporta la sicurezza informatica sotto ai riflettori e che fa preoccupare, non poco, anche le grandi aziende. Tenere i dati al sicuro sembra essere diventato sempre più difficile anche per le realtà più grandi con fondi enormi e investimenti importanti sulla sicurezza informatica.

Gli errori sono infatti sempre presenti, e così i leak volontari che possono presentarsi.

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