Esistono fondamentalmente 2 modi per installare programmi sul nostro disco fisso:
1- possedere il CD o DVD di installazione (alcuni si possono trovare in edicola, come allegati di varie riviste di informatica disponibili all’acquisto);
2- scaricare direttamente dal sito del produttore il relativo file eseguibile, per poi avviarlo cliccando due volte sullo stesso, procedendo così alla sua installazione.
Ad oggi, molti utenti, se non quasi tutti, preferiscono scaricare i file direttamente da internet. In questo caso, come si sa, il tempo per il download varia in base alla dimensione del file (più grande è il dato, più lungo sarà il tempo impiegato) e alla capacità di scarico offerta dalla nostra linea ADSL (sempre se ne abbiamo una a disposizione).
Uno strumento molto utile e finalizzato alla riduzione della dimensione di questi dati è un cosiddetto compressore. Quasi tutti i file trovati in rete sono racchiusi in archivi compressi per due motivi:
1- ridurne di molto la dimensione (per gli .exe possiamo comprimerli, in alcuni casi, anche fino al 50-60%), in modo da poterli scaricare più agilmente;
2- racchiuderli in archivi (non essendo possibile il download diretto di cartelle, così come strutturate da Windows).
I file compressi sono, infatti, inseriti in un archivio, di estensione variabile, il cui contenuto sarà da noi utilizzabile solamente previa operazione di decompressione.
Per effettuare tanto operazioni di compressione quanto quelle di decompressione dobbiamo utilizzare uno specifico applicativo, benché ve ne siano diversi. Oltre ai più famosi Winzip e Winrar, esiste anche FreeCompressor che vi presento oggi!
FreeCompressor, uno strumento totalmente gratuito, che si differenzia dagli altri per la sua universalità; supporta, infatti, oltre 30 diversi formati di compressione.
Compressione e decompressione avvengono mediante semplice Drag & Drop!
Link | FreeCompressor