In un panorama di Battle Royale che si copiano tra di loro, ecco arrivare un pezzo da novanta che potrebbe davvero mettere in difficoltà Fortnite, e soprattutto attirare il pubblico più adulto nelle nuove meccaniche e nell’eccellente estetica di Apex, il nuovo gioco dei creatori di Titan Fall.
Dopo il fallimento del secondo episodio della comunque piacevole saga, ecco che Apex, spin-off della serie, promette di rivitalizzare il brand, e in particolare le casse della compagnia.
La proposta free to play, ha già visto otto milioni di giocatori in soli due giorni, e promette di far parlare molto di sé.
“Molte delle cose provenienti da Titanfall sono state proposte intenzionalmente. I nostri obiettivi sono di offrire un gioco completo e profondo con un sacco di strategia”, spiega McCoy sulle pagine di PC Gamer. “Quando abbiamo iniziato ad occuparcene, ad essere onesti, avevamo a disposizione il doppio salto e la corsa sui muri. Per un po’ abbiamo mantenuto il triplo salto. C’erano i Titan in tante forme differenti. All’inizio di un progetto non ci limitiamo sulla quantità di elementi da introdurre”.
“Anche se pensavamo di inserirlo nell’universo di Titanfall, non ci siamo posti dei requisiti rigidi su ciò che doveva essere presente. Durante le fasi di prototipazione e iterazione le cose vengono mantenute o eliminate in base al raggiungimento o meno dei nostri obiettivi. Elementi come la corsa sul muro e il doppio salto fanno male agli aspetti strategici del combattimento, perché un giocatore può arrivare ovunque con immediatezza”.
Il Battle Royale di Raspawn prevede la suddivisione dei giocatori in diverse squadre composte da tre membri, dando vita a un gameplay più tecnico e soprattutto alla necessità del gioco di squadra.
“Amo Titanfall e Titanfall 2, sono incredibilmente fiero soprattutto di Titanfall 2, ma mancava quel fattore di apprendimento delle meccaniche dal punto di vista del combattimento”, racconta il developer.
Apex è già scaricabile su PC, Ps4 e Xbox One, non sappiamo invece se arriverà su Nintendo Switch.
Di sicuro, la natura Free to Play, e la qualità generale valgono almeno un tentativo dell’esperienza, a chi sa che non ci troviamo di fronte al nuovo fenomeno online.