Bill Gates: “invece di portare internet nel terzo mondo, portate i vaccini”

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Bill Gates in versione da saggio filantropo quale è, con la sua fondazione Bill & Melinda Gates Foundation che aiuta i paesi più poveri del mondo. Il fondatore di Microsoft reputa “uno scherzo” la dichiarazione di Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, che progetta di portare internet nei paesi del terzo mondo definendolo “un diritto universale”.

Ma cosa può esserci più importante del diritto alla salute e all’istruzione ce lo ribadisce Gates, con un velo di amara ironia sulle parole di Zuckerberg ricordando agli investitori della Silicon Valley che sperimentano palloni spaziali per portare internet nei paesi poveri come “i computer non sono, nella gerarchia dei bisogni umani, nei primi cinque posti”.

E allora cosa dire al fondatore di Facebook che parla di internet come un “diritto di ogni uomo”? Gates risponde così al giornalista del Financial Times che lo intervista: “Cos’è più importante, la connettività mondiale o il vaccino per la malaria?”

Quando Bill Gates prevedeva per il futuro un PC sulla scrivania di ogni famiglia non si sbagliava, almeno per quanto riguarda i paesi più sviluppati. Ma possibile che il magnate dell’industria tecnologica, con una fra le più grandi società al mondo si sia disinteressato di questo settore? Circa 5 anni fa Gates si dimise da presidente della Microsoft nominando Steve Ballmer come sostituto proprio per potersi dedicare alla sua fondazione. Ma oggi lui dice che è ancora un grande appassionato delle vicente IT, solo che lui ci ricorda che “se vogliamo migliorare le nostre vite dobbiamo occuparci di questioni ben più elementari come la sopravvivenza dei bambini e le risorse alimentari”.

Insomma, una risposta molto dura in un mondo che sembra andare al contrario e pensa solo allo sviluppo tecnologico come la priorità puù assoluta, dimenticandosi di fatto delle questioni più importanti come il diritto alla vita.

La polemica di Bill coinvolge anche la stessa Google con il suo Progetto Loon che prevede dei palloni aerostatici per portare internet nei paesi del terzo mondo. La risposta? “Quando starai morendo di malaria non credo che alzare lo sguardo e vedere un pallone in volo sulla tua testa ti sarà molto d’aiuto”.

Su cosa investire Gates ha delle idee, ad esempio su un modo per conservare durante tutto il tragitto al fresco i vaccini che arrivano per le persone ammalate. Una questione “poco sexy dal punto di vista scientifico” la definisce Gates che dunque non attira investitori.

La fondazione di Gates dona ogni anno 4 miliardi di dollari ai paesi più poveri, investendo fortemente nell’istruzione e nella lotta a malattie diffuse come l’AIDS e la malaria. La cifra di 4 miliardi equivale alla metà di quanto investe l’intera America per aiutare per gli stessi scopi tutti i paesi del mondo.

Se fossimo tutti un pò meno ipocriti nel vaneggiare palloni aerostatici o internet come il diritto di ogni uomo forse, questo sarebbe veramente un mondo migliore dove nei paesi con la più alta mortalità infantile, che corrispondono anche a quelli dove non c’è internet, si investe sulla salute dell’uomo senza vedere a questo come un potenziale cliente per le casse dell’azienda.

E qui Zuckerberg e Google hanno solo da imparare da Gates.

 

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