Recentemente, si è intensificata la tensione tra Apple ed Elon Musk riguardo l’integrazione di ChatGPT nei nuovi iPhone. Questo conflitto nasce da questioni più ampie legate alla gestione di Musk di X (precedentemente noto come Twitter) e alle sue relazioni con i principali inserzionisti, tra cui Apple.
Musk ha apertamente criticato Apple e altre aziende per aver sospeso le loro pubblicità su X, una decisione che potrebbe costare alla piattaforma fino a 75 milioni di dollari in entrate pubblicitarie. Questa decisione è seguita ad alcune affermazioni di Musk che hanno spinto molte aziende a riconsiderare le loro spese pubblicitarie sulla piattaforma.
In questo contesto, i piani di Apple per integrare ChatGPT nei suoi iPhone hanno aggiunto ulteriore tensione. Apple mira a migliorare le capacità di intelligenza artificiale dei suoi dispositivi sfruttando le avanzate tecnologie di elaborazione del linguaggio naturale di ChatGPT, posizionandosi come concorrente diretto delle iniziative di Musk nell’intelligenza artificiale, inclusa la sua startup xAI.
Quello che Musk mette in dubbio è la privacy degli utenti, oltre a far notare l’incapacità di Apple di creare una sua AI, senza dover ricorrere a quella di aziende concorrenti.
Dal canto suo, Apple continua a spingere avanti con i suoi piani di integrazione dell’intelligenza artificiale. Incorporando ChatGPT, Apple punta a offrire funzionalità più sofisticate nei suoi iPhone, rivoluzionando potenzialmente il modo in cui gli utenti interagiscono con i loro dispositivi. Questa mossa si allinea con la strategia di Apple di rimanere all’avanguardia nell’innovazione tecnologica, rispondendo al contempo alla crescente domanda dei consumatori per funzionalità più intelligenti e basate sull’intelligenza artificiale.
Uno scontro che si fa sempre più aspro e che sta vedendo Musk come protagonista proprio sulla sua piattaforma, X.
La crisi tra le due aziende potrebbe amplificarsi nelle prossime settimane. Musk ha infatti chiarito che vieterà di utilizzare i device Apple con AI GPT nelle sue aziende.
