Continua la guerra alle fake news su diversi social, primo tra tutti Facebook, una delle principali fonti di notizie false e di diffusione delle stesse.
Il numero delle pagine chiuso è impressionante, ancora di più lo è il numero di utenti coinvolti.
Si parla di quasi un miliardo di persone che si informavano da pagine promotrici di fake news.
Una vera e propria rivoluzione della disinformazione che spingeva notizie inventate e versioni deviate dell’informazione.
Tra quelle chiuse sono state individuate 104 pagine e 8 gruppi Facebook anche in Italia.
si parla di realtà con 18 milioni di follower e 23 milioni di attività solo negli ultimi tre mesi.
“Molti di questi, però, sono ancora attivi”, denuncia Luca Nicotra, di Avaaz.
“Il nostro report mostra per la prima volta lo tsunami di disinformazione che sta colpendo l’Europa in vista del voto”, continua.
“L’indagine è ancora in corso ed è la prima volta che Facebook agisce prima di un’elezione”. “Fra le tecniche più utilizzate ci sono l’uso di pagine che nascono con un nome generico ma diventano pian piano a supporto di un partito politico – spiega poi illustrando le meccaniche con le quali ci scopriamo sostenitori di pagine di tutt’altro genere da quelle che abbiamo iniziato a seguire all’inizio- gli account falsi e il coordinamento fra pagine con argomenti generici che inseriscono più volte durante la giornata contenuti più politici”.
La lotta alle fake news in vista delle elezioni europee continua, molto probabilmente però è già troppo tardi.
Le informazioni false che hanno fatto il giro della rete, sono considerate vere da chi le ha letto.
Il potere delle fake news si mostra ancora una volta, dimostrando la totale mancanza di analisi e capacità di giudizio di buona parte degli utenti social.
Il problema probabilmente sta a monte.
L’informazione per titoli, spinta per anni da giornali e testate, sembra aver trovato nel mondo fake la sua forma di espressione perfetta.