Apple l’ha fatta davvero grossa.
La compagnia ha praticamente distrutto i suoi stessi device con un aggiornamento che ha bloccato in modo definitivo diversi dispositivi nel mondo.
I Google Home infatti, sono stati danneggiati da un aggiornamento che ha portato molti device a rimanere bloccati con le spie accese e nessuno modo per interagire.
La soluzione, che doveva arrivare tramite un aggiornamento, è impossibile da attualizzare, proprio di fronte a device bloccati.
Ed ecco che Google deve correre ai ripari e si prepara a sostituire i device danneggiati con uno nuovo.
“Siamo consapevoli che un numero limitato di dispositivi Google Home e Google Home Mini è colpito da un problema che causa al dispositivo stesso il blocco del funzionamento. Abbiamo una soluzione che eviterà che il problema si verifichi e verrà rilasciato presto. Stiamo sostituendo i dispositivi interessati”.
Una situazione paradossale e un grande pericolo per il futuro della domotica e dell’internet delle cose.
Immaginate se lo stesso problema fosse accaduto con un elemento vitale della casa, la porta d’ingresso, e peggio ancora un forno o altri elementi.
Google, azienda enorme e considerata tra i leader del settore informatico e tecnologico, è riuscita a ottenere un danno di questo genere, mettendo seri dubbi agli utenti.
Se una compagnia danneggia i suoi stessi device con una patch, quello che percepiamo è bassa professionalità, mancanza di testing e, in generale qualcosa che è andato profondamente storto all’interno della stessa azienda.
Gli stessi pasticci infatti potrebbero accadere anche con i nostri dati, le nostre mail, i nostri file drive e così via.
Con un errore di questo calibro Google ha perso moltissima autorità.
Dopo gli scandali del Google Play Store, l’azienda sembra incapace di risollevarsi quando si parla di sicurezza e affidabilità.
Non basteranno le sostituzioni a riparare un danno così elevato di immagine.