La vigilanza di Google sul suo store si sta rivelando piuttosto deludente, l’azienda, dopo un’ondata di rimozioni avvenuta la scorsa settimana, ha rimosso altre due app molto scaricate per attività fraudolente.
Il Play Store risulta quindi poco controllato e inaffidabile, cosa ben diversa da quanto avviene sul controllatissimo Apple Store.
Una situazione che la grande G deve necessariamente risolvere dal momento che gli utenti, mentre scaricano una app dallo store ufficiale di Google, si aspettano che questa non contenga malware, e che non trasformi il loro telefono in un device zombie che mina bitocoin…
Per fortuna Google ha sistemato la situazione, almeno su queste due app CM File manager e Kika keyboard. che contenevano un codice per truffare gli utenti attraverso un sistema di inserzioni.
L’azienda sviluppatrice Cheetah Mobile si è difesa dicendo di non avere il controllo delle proprie inserzioni. Ancora peggio, diremmo noi. In parole povere l’azienda ci ha fornito una app di cui non ha il totale controllo, esponendo utenti e device a truffe e problemi.
Per quanto riguarda Kika keyboard si parla di una app da 100 milioni di download, CM file Manager ne avrebbe ottenuti invece 50 milioni.
Una vera vergogna in poche parole. Google, per scarso controllo del proprio store, ha di fatto permesso di scaricare a milioni di persone software contenenti malware di vario genere. Una situazione che rende lo store poco serio e che sta iniziando a mettere seri dubbi agli utenti se valga davvero la pena scaricare le app dai servizi di Google.
Certo, gli altri store sono ancora più rischiosi e buggati. Il risultato finale però è una grande macchia su Android che difficilmente l’azienda manderà via.
Se non ci possiamo fidare delle app e degli store ufficiali, allora cosa dovremmo fare come utenti?
Al di fuori delle app più note e sicure, il Play Store resta quindi una giungla.