I mondi del coding e della programmazione sono realtà interessanti, ricche di sfaccettature e capaci di offrire innumerevoli possibilità di lavoro, tanto che un dev con esperienza o semplicemente con elevate capacità, viene conteso tra le aziende a suon di offerte e stipendi notevolmente superiori alla media.
Alcune persone si innamorano dell’informatica fin dalla tenera età, finendo, anche senza frequentare alcun tipo di studio, per guadagnarsi uno spazio nel mondo della programmazione, magari come professionisti di altissimo livello. L’istruzione infatti, in questo campo, conta relativamente poco e, spesso e volentieri le menti più brillanti non frequentano l’università ma lavorano direttamente sul campo imparando da sole ciò che c’è da sapere e accrescendo le loro capacità per pura passione. L’università è una istituzione incapace di stare dietro alla rapidità del mondo, in questo campo così come avviene per marketing e altre scienze, la debolezza dell’accademia si mostra come mai prima.
Alcuni si chiedono se sia possibile iniziare a programmare in tarda età, magari a trenta oppure a quaranta o cinquanta anni. La verità è che si può, anche se di anni ne abbiamo 100, e se c’è passione e voglia di fare (quindi non pensiate di farlo solo per lavoro), potrete arrivare anche parecchio in alto. Basterà quindi scegliere un linguaggio, che sia Python o Java che sia, e iniziare a darsi da fare, a studiare e a mettere in pratica tutto ciò che imparate. La programmazione dovrà diventare la vostra vita, qualcosa che occupa un minimo di tre ore al giorno (se lavorate in altri ambiti), fino alle 8/10 ore se siete disoccupati. Solo così capirete se questa è la vostra vera passione e la strada da seguire, e solo così riuscirete a diventare programmatori qualsiasi età abbiate e qualsiasi tipo di istruzione precedente abbiate completato.
Programmare significa imparare un linguaggio, risolvere nuovi problemi e iniziare a pensare in modo informatico.