Le tecnologie di intelligenza artificiale, spesso abbreviate con l’acronimo IA, e le auto a guida autonoma sono sempre più interconnesse tra loro. Quest’ultime, per operare al meglio e garantire la sicurezza dei passeggeri e dei pedoni, devono essere infatti in grado di riconoscere gli eventuali ostacoli presenti per strada, gli imprevisti e molto altro ancora. Ciò non sarebbe possibile senza l’impiego di un’IA avanzata, sviluppata e addestrata per gestire il veicolo come il migliore dei conducenti. Questo include il pieno e completo rispetto dei cartelli stradali, dei limiti di velocità e delle norme di sicurezza. Le auto a guida autonoma sono infatti in grado di mantenere la giusta distanza tra una macchina e l’altra, in modo da avere sempre a loro disposizione lo spazio di frenata ideale. Ovviamente, questi veicoli devono anche essere capaci di rispettare le linee di carreggiata e svoltare correttamente, per evitare di finire fuori strada. Ma quali sono gli scenari e le prospettive future per tali tecnologie?
La conquista dell’intelligenza artificiale
Il progresso in questo settore sta compiendo grandi passi in avanti: durante il Mobile World Congress 2018 di Barcellona, Huawei ha presentato al mondo intero la prima auto guidata da uno smartphone dotato di intelligenza artificiale, Mate 10 Pro, basato sul sistema operativo Android. L’auto sulla quale sono stati condotti i test è la Porsche Panamera, una sportiva piuttosto potente e molto amata dagli appassionati di tutto il mondo. La compagnia cinese Huawei è al lavoro per migliorare ulteriormente la tecnologia, che ad oggi riesce a distinguere tra mille diversi tipi di oggetti grazie all’IA del telefono. Diversi giornalisti ed esperti del settore hanno avuto modo di provare in anteprima le potenzialità dell’auto, accomodandosi sul sedile del passeggero. Durante i test, la Porsche Panamera è stata in grado di riconoscere tempestivamente gli ostacoli presenti sulla carreggiata, frenando e arrestandosi per evitarli. Ma non solo: il veicolo guidato dall’intelligenza artificiale di Mate 10 Pro è riuscito anche a modificare la sua traiettoria per aggirare gli oggetti, senza fermarsi. Ovviamente, le dimostrazioni e i test sono stati condotti in un ambiente chiuso e controllato, poiché si tratta pur sempre delle fasi iniziali del progetto. Ma, grazie ai continui progressi dell’AI, questa tecnologia potrà essere ulteriormente migliorata. Proprio come il cervello umano, l’intelligenza artificiale di un dispositivo elettronico è infatti in grado di apprendere nuovi concetti e adattarsi di conseguenza, mettendo in pratica gli insegnamenti.
Scenari attuali e prospettive per il futuro
L’IA è utilizzata in numerosi ambiti al giorno d’oggi, dai giochi alla domotica. Gli scienziati e gli sviluppatori al lavoro in questo settore puntano infatti a un progressivo e graduale miglioramento delle funzioni a essa connesse. Negli ultimi anni, gli scenari legati all’Intelligenza Artificiale hanno visto la nascita di nuove e interessanti funzioni legate a tale tecnologia, esordendo negli ambiti più disparati. I nuovi sistemi dotati di un processore con IA sono, ad esempio, in grado di vincere una partita di go, uno dei più complessi giochi di strategia risalente ad oltre 2.500 anni fa. L’intelligenza artificiale ha già battutto campioni di scacchi e di blackjack, compito tutt’altro che facile: come spiegato da Betway casinò online, questo gioco di carte si basa infatti sull’utilizzo di una strategia basata sul calcolo delle probabilità e sull’esperienza, da sviluppare attraverso un allenamento mirato e costante. Le più moderne macchine aiutate dall’Intelligenza Artificiale sono anche in grado di risolvere il cubo di Rubik in meno di mezzo secondo (0,38 secondi per la precisione), mentre il record mondiale per un umano è fissato a 4,59 secondi. Ma l’intelligenza artificiale non si limita a questo, spingendosi molto più in avanti. I nuovi smartphone di Huawei possono infatti fare affidamento su questa tecnologia per massimizzare le loro prestazioni e ridurre al minimo il consumo di energia, garantendo una migliore autonomia. Significativo è il lancio sul mercato del Mate 10 Pro, avvenuto nell’ultimo trimestre del 2017, che ha introdotto l’IA nel mercato della grande distribuzione. In questo modo anche i meno avvezzi all’innovazione hanno avuto modo di vedere questo sistema all’opera, con tutti i vantaggi che ne conseguono. Lo smartphone di Huawei, ad esempio, è in grado di monitorare le abitudini del suo utilizzatore (senza sottrarre dati sensibili), in modo da ottimizzare il consumo di batteria e attivare profili personalizzati in base alle esigenze dell’utente.
Come abbiamo già avuto modo di vedere, l’intelligenza artificiale sviluppata da Huawei è stata integrata anche nell’ambito della guida autonoma, registrando ottimi progressi. Anche altri produttori si stanno muovendo in tale direzione, con l’obiettivo di offrire ai loro utenti nuove tecnologie di alta qualità. Audi ha infatti aperto una nuova divisione dedicata a questo settore, chiamata proprio Audi AI. La tedesca BMW non è da meno: il brand automobilistico è infatti al lavoro su un nuovo prototipo di auto a guida autonoma, la city car BMW i3. Gli scenari per il futuro sono numerosi e interessanti, perciò non ci resta che seguire con attenzione gli sviluppi di questo settore.