Facebook non se la passa per niente bene, dopo una serie di scandali e uno fresco fresco che vedrebbe la compagnia aver stretto rapporti con le banche per migliorare i dati a sua disposizione sugli utenti. L’amichevole Zuckerberg inizia a somigliare all’opinione pubblica a una sorta di perfido genio del male, un Grande Fratello social creato ad hoc per fatturare miliardi di dollari, senza troppo badare alla privacy degli utenti.
Ed ecco che a questa situazione, con un 25% di utenti in meno nei soli USA, si aggiunge un temibile monito dell’Unione Europea che chiede a gran voce maggiore trasparenza da parte del social, trasparenza necessaria se Facebook non desidera ricevere multe da milioni di euro.
L’azienda dovrà infatti adeguarsi entro la fine di questo anno alle richieste dell’UE. viene richiesta una trasparenza standard per i servizi offerti agli utenti, in caso contrario le autorità per la tutela dei consumatori interverranno senza badare al destino del social che inizia seriamente a vivere tempi piuttosto bui, tra crolli in borsa, scandali e attacchi costanti.
Mentre Google, Twitter, e ora anche da Airbnb hanno iniziato a lavorare per migliorare il loro status, Facebook sembra avere praticamente ignorato le richieste, perseguendo i suoi obiettivi che l’hanno fatto definire da Unicredit come “poco etico”.
“La mia pazienza ha raggiunto il limite”, ha avvertito la Jourova, responsabile UE. La situazione “sta andando avanti da troppo tempo, è giunto il momento di azioni concrete e non più delle promesse”. “Se i cambiamenti richiesti non saranno attuati entro fine anno faccio appello alle autorità dei consumatori per agire rapidamente e sanzionare la società”.
Ed ecco che l’ex colosso dei social, si ritrova con un’altra patata bollente tra le mani. Il declino di Facebook è piuttosto evidente a tutti gli analisti e sta portando ad una fuga di capitali dal social. Le cause però stanno tutte nelle mani della sua gestione, forse troppo orientata al profitto, che non ha badato molto a richieste di utenti e autorità.