Netflix ha perso milioni di utenti dal lancio di Disney+, nel frattempo le produzioni della piattaforma continuano a restare sul livello medio.
Produzioni che riempiono la bocca, una versione fast food delle serie tv, studiate per il bing watching e per l’effetto una tira l’altra ma dallo spessore assolutamente discutibile.
Mentre la compagnia si eleva con qualche prodotto di livello, la sensazione è che il binomio Disney/Netflix ci stia portando verso un appiattimento generale… tanto che, basta tornare indietro di qualche anno o cambiare produttore per trovare autentici capolavori del passato o produzioni di tutt’altro target e spessore.
Netflix sembra scricchiolare non solo sul lato qualitativo, ma anche per quanto riguarda i risultati.
Ecco che un gran numero di serie vedono il capolinea proprio in questi giorni:
- Travelers
- Jessica Jones
- The Punisher
- Friends from College
- One Day at a Time
- Santa Clarita Diet
- The Ranch
- Lucifer
- Chambers
- The Rain
- Tuca and Bertie
- Designated Survivor
- Trinkets
- 13 Reasons Why
- She’s Gotta Have It
- Grace and Frankie
- The OA
- No Good Nick
- Glow
- Bojack Horseman
- Dear White People
- Anne with an E
- Dark
Si concludono qui, senza nuove stagioni.
Alcune di queste sono serie da considerarsi concluse; altre sono state semplicemente abbandonate, sintomo di scarsi risultati di pubblico.
Proprio questo elemento dovrebbe fare aprire gli occhi alla compagnia.
Del resto però, la produzione di massa, difficilmente può dar vita a titoli di grande spessore, e di capolavori ne vediamo uno ogni cinque, sei anni, o anche dieci, a seconda delle epoche.
Proprio per questo sembra che dovremo rassegnarci a un’invasione di serie tv senza troppe pretese, in attesa che decada la moda del momento e che si torni a concentrarsi su grandi produzioni come quelle del mondo pre-Netflix, quando ancora, il concetto di puntata poteva avere un qualche senso e il bing watching non era possibile.
