Mortal Kombat 11 si è rivelato un titolo eccezionale, un gioco capace di prendere in mano l’eredità della saga e di riproporla nella sua versione più completa e complessa mai realizzata.
Oltre a un set di personaggi storici, a new entry di livello, a una incredibile personalizzazione di ogni minimo dettaglio e a varie modalità come la canonica torre, la campagna e l’innovativa Kripta, che trasforma il titolo in un action adventure alla caccia di nuovi tesori, skin e mosse, MK11 porta un comparto tecnico top di gamma e un gameplay tecnico e appagante.
A quanto pare questo non è bastato a salvarlo da un bombardamento di recensioni negative che stanno affossando il titolo su Metacritic.
Causa del review bombing sarebbero le odiate microtransazioni.
A quanto pare infatti il titolo è molto esoso nelle richieste e spinge moltissimo sull’acquisto di loot box e prodotti premium per ottenere skin e altri elementi.
Le microtransazioni sono ormai una tendenza del mondo dei videogiochi, una delle meno digerite e più odiate in assoluto.
L’acquisto di un titolo infatti prevede l’accesso ad ogni contenuto, un muro di denaro dietro a un elemento cosmetico o a uno scrigno da aprire fa spesso infuriare i giocatori.
Ubisoft, Ea e le altre hanno già pagato cara l’ingordigia nei confronti di denaro facile attraverso le microtransazioni, questa volta è il turno di Netherealm che vede il suo capolavoro affondato a causa di una serie di scelte sbagliate che hanno fato arrabbiare i fan.
E’ molto probabile che gli sviluppatori facciano marcia indietro di fronte alla reazione del pubblico.
Ancora una volta però, il mondo dei videogiochi si ritrova di fronte a un bivio.
Le microtransazioni funzionano e permettono di guadagnare moltissimo, d’altro canto distruggono la reputazione e fanno arrabbiare la fanbase con risultati come questo che possono compromettere anche un titolo valido.