È arrivato dalla rete il pericoloso “Shellshock”, una nuova minaccia che coinvolge gli “inattacabili” Linux e Mac OS X.
È quanto hanno scoperto i ricercatori di sicurezza della Red Hat, un problema che riguarda un gruppo di shell, che viene utilizzato per chi sviluppa software per Linux e Mac OS X.
Si tratta della shell Bash, che sviluppatori e grandi aziende utilizzano molto, presente ovunque ed anche nei software pre-installati su Linux e Mac OS X.
Un bug pertanto che sarebbe presente soltanto su Bash, una shell che viene maggiormente adoperata per lo sviluppo di programmi per i due sistemi operativi in precedenza citati.
Apple ha già provveduto a sottolineare che i Mac sono immuni al bug Shellshock, ma la comunicazione dell’azienda di Cupertino non ha per nulla convinto gli addetti ai lavori.
Diversi programmatori affermano comunque che i problemi maggiori li potrebbero avere coloro che hanno dei server Linux senza firewall.
Gastone Nencini, Italy Country Leader e Senior Technical Manager di Trend Micro, ha dichiarata a tal proposito:
“Senza difesa un attaccante può letteralmente azionare qualsiasi comando su un computer che usa la shell bash. Questo vuol dire poter modificare qualsiasi contenuto presente sui server, accedere alle informazioni personali conservati sui siti web violabili, installare “backdoor” e molto altro ancora”.
Insomma altri e nuovi problemi si profilano all’orizzonte anche per i due sistemi ritenuti da sempre meno esposti alle minacce esterne rispetto a Windows. Restiamo in attesa di ulteriori informazioni sulla nuova grande falla.