Importante sentenza a favore del sito controllato da Google, che segna un passo evolutivo importante sull’utilizzo dei copyright nell’era del Web 2.0.
Un giudice del tribunale di New York ha respinto la causa da un miliardo di dollari intentata dal gigante dell'intrattenimento Viacom (la società controlla Mtv, DreamWork e Paramount) per violazione del copyright contro il più famoso sito di condivisione video. A renderlo noto è proprio il vicepresidente di Mountain View, Kent Walzer, affermando che la corte ha ritenuto che YouTube (che venne acquistato da Google nel 2006 per 1,65 miliardi di dollari) fosse protetto dal cosiddetto Digital Millennium Copyright Act.
Secondo, invece, la tesi di Viacom, Google attraverso YouTube diffondeva scientemente video pirata, ovvero pienamente consapevole della loro provenienza illegale, al solo scopo di aumentare in modo esponenziale la propria utenza.
Una dei principali elementi, se non il principale, in grado di convincere il giudice sulla bontà della difesa di Google, è stato il fatto che quest’ultimo sia stato capace di dimostrare che erano proprio alcuni dipendenti Viacom a fornire sottobanco a YouTube, video con contenuti coperti da copyright. Il giudice ha ritenuto, quindi, di dover rigettare la pesante accusa mossa da Viacom, considerando, inoltre, che il sistema vigente con cui il possessore del copyright può chiedere la rimozione del singolo video o, in alternativa, un compenso per la diffusione dello stesso, funzioni in maniera ottimale e per questo non necessiti di alcuna modifica.