Come si usa (socialmente) un Social Network: quello che gli altri non dicono

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di Andrea Bertucci.

I Social Network per il cambiamento Sociale

Sono un grande appassionato di Internet, Blog, Computer e di qualsiasi altra cosa ad essi legata. Purtroppo, con rammarico vedo che spesso si parla di social network inteso come mezzo di marketing (mi riferisco ai miei colleghi blogger), privilegiando scopi puramente personali, remunerativi e privi di utilità sociale. Io voglio tentare di porre la lettura dei social network in chiave differente, nella speranza di poterci riuscire.

Analizzando distintamente le parole, troviamo il termine “social” che in italiano possiamo tradurre con “Sociale”. Dal wordreference.com:

“che riguarda la società, il modo in cui essa è organizzata e i rapporti fra le persone che la compongono: Esempio: rinnovamento sociale; battersi per l’uguaglianza sociale che cerca di assicurare buone condizioni di vita a tutti i cittadini”

Il network invece è una rete, in questo caso fatta di persone.

Possiamo chiaramente affermare che Social Network può essere tradotto con “Rete Sociale”


Ma cos’è una rete sociale?

Una rete sociale non è altro che un punto d’incontro dove gli individui di una società possono discutere di tematiche che riguardano la propria persona all’interno della società stessa o della società nella sua moltitudine di individui.


Come si usa un social network (o meglio come dovrebbe essere utilizzato)

Per parlare dell’utilizzo “corretto” ed “utile” che bisognerebbe fare di un social network non possiamo non prendere in considerazione la situazione attuale del nostro paese.

I giovani rappresentano la parte dinamica della società, stravolgono le tradizioni e portano avanti il cambiamento di cui la società ha bisogno per potersi migliorare. Basti vedere che un tempo le donne non avevano gli stessi diritti degli uomini, mente oggi hanno pari diritti. Oppure pensare che un tempo qualche folle con il pretesto della razza pura e forte bruciava altri esseri umani perchè ritenuti inferiori. Tutto questo oggi (per fortuna) suona come qualcosa di sconvolgente, che smuove le coscienze umane.

Viviamo un momento difficile, in cui le TV pubbliche e private perdono di vista il loro vero scopo, informare controinformando, parlare del presente e del futuro. Le uniche argomentazioni che fanno Share nelle televisioni sono le tette di una valletta, le scopate di un parlamentare, le bestemmie, la mancanza di rispetto ed etica nella stessa Chiesa, un tempo punto cardine della società. Ma lo spazio al futuro del paese? La responsabilità dei personaggi pubblici e politici dell’italia di oggi che fine ha fatto?

Adesso: Se parliamo di social network vengono subito in mente Facebook e Twitter. Ma vi siete mai domandati che uso ne fanno le persone dei social network? Sono uno strumento utilizzato per promuovere il miglioramento sociale di cui abbiamo bisogno? Oppure essi sono diventati uno strumento plasmato dal Dictat televisivo che nella maggioranza dei casi porta avanti argomentazioni futili, prive di ogni possibile utilità nel presente e nel futuro (vedi Grande Fratello, Isola dei famosi ed altri programmi televisivi che definisco spazzatura, dove delle persone si immedesimano in un copione predefinito, prestampato, violando quella che dovrebbe essere la propria dignità pur di raggiungere lo schermo televisivo), privando le persone della capacità di immaginare il futuro, un futuro diverso, dove le storie degli uomini vengono raccontate, dove non si mostra il diverso come il povero, il derelitto, l’immigrato, il disoccupato, l’extracomunitario, lo zingaro, il meridionale, più e più volte senza farlo conoscere per quello che pensa, per i valori che esprime ma come un personaggio da odiare, che fomenta l’odio delle persone.

TV e Gionali lo mostrano in continuazione affinchè tu ti alleni ad aggredirlo.

Viene spontaneo quindi porsi un interrogativo ineludibile: dov’è lo spazio socialmente utile che le TV non sono più in grado di portare avanti nell’interesse vero dei cittadini e non nel fare share poichè si mostrano personaggi politici che si scannano fra di loro? E lo spazio ai giovani? I racconti del popolo? Delle persone “figlie di nessuno”?

Ecco qui, nel cambiamento sociale, nel mutamento della società si fa posto un nuovo, potente mezzo di comunicazione: Internet con i social network.

Se tutti facessimo un uso sociale dei social network per denunciare qualcosa che non va, per fare uso della memoria ricordando le ricorrenze e la storia del nostro paese, per denunciare quando le classi dirigenti non adempiono ai loro doveri..forse il nostro potrebbe divenire un paese per giovani, un posto migliore dove il razzismo, l’odio, la corruzione ed i comportamenti negativi che non fanno il bene della collettività non vengano isolati e non diventino invece un esempio da seguire, divenendo con il tempo solo un brutto ricordo.

Il mio è un post che sentivo di dover fare, mi scuso con i lettori se porto avanti queste argomentazioni in una sede in cui si parla di software e guide per computer, ma sentivo il dovere morale nel mio piccolo, di fare qualcosa per il bene della società.

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