Fedora 15, le nuove caratteristiche

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Il 24 maggio è stata rilasciata l’ultima release di Fedora, ovvero la 15 nome in codice LoveLock.


Fedora è prodotta da Red hat, società molto famoso all’interno del mondo GNU/Linux e forte sponsor del software open source, per loro Fedora rappresenta una distribuzione da usare come testing per il desktop, ovvero una distribuzione dove immettere nuovi software che, se giudicati funzionali e funzionanti, andranno poi a finire nella loro versione enterprise: Red Hat Enterprise.

Ma vediamo quali sono le principali innovazioni presenti in Fedora 15

Gnome 3

Nella versione di default di fedora 15 il desktop utilizzato è Gnome 3, per molti questo è un passo prematuro essendo appunto una versione .0 e quindi suscettibile a molti cambiamenti, ma sicuramente è anche un passo coraggioso che pone Fedora come unica distribuzione (tra le più grandi) a proporre questo ambiente Desktop, e supportarlo pienamente; quindi se volevate utilizzare Gnome 3 Fedor si candida automaticamente come vostra distribuzione.

Ma se preferite KDE, XFCE o LXDE non preoccupatevi, esistono versioni di Fedora anche per questi ambienti.

Aggiornamento Pacchetti

Naturalmente tutti i pacchetti della distribuzione sono stati aggiornati ed in questa versione troverete Libreoffice al posto di Openoffice, Mozilla 4 e l’ultimo Kernel disponibile (2.6.38).

Miglior Gestione energetica

Una delle novità più sbandierate al rilascio è una miglior gestione energetica che dovrebbe far consumare meno energia al vostro computer/portatile e quindi teoricamente farvi durare più a lungo la batteria. Non ho letto di casi reali testati in cui si è verificato di un aumento di X minuti della batteria, ma sicuramente l’aver migliorato i pacchetti powertop e tutto ciò che è legato al consumo non può che portare vantaggi.

Systemd

Sotto il cappello, il progresso più significativo in Fedora 15 è l’aggiunta di systemd, un sistema di init sviluppato da Lennart Poettering di Red Hat, il creatore di PulseAudio. Inizialmente si era prevista l’inclusione in Fedora 14, ma è stato rinviato al 15 in modo che avesse più tempo per maturare.

Poichè systemd ha un certo numero di differenze sostanziali da Upstart e SysV init tradizionale, ha alcune implicazioni di vasta portata per il processo di avvio e gestione dei servizi. Utilizza un sistema di dipendenze (piuttosto che l’approccio basato su eventi di Upstart). Ha reso più facile parallelizzare ulteriormente l’inizializzazione del servizio in fase di avvio, migliorando le prestazioni di avvio.

Fedora è la prima distribuzione tra le maggiori ad adottare systemd come parte dell’installazione standard, ma openSUSE e un certo numero di altre hanno in programma di farlo in futuro.

Altre Novità

Oltre a queste ci sono molte altre novità in Fedora 15 tra cui l’inserimento sperimentale del file system BTRFS, considerato da molti il miglior FS da utilizzare in futuro, e l’inserimento di un Firewall dinamico, molto utile per chi utilizza VPN.


Conclusioni

Vale sicuramente la pena provare Fedora 15 in una delle sue versioni, sopra tutto se siete interessati a testare Gnome 3.

Per ulteriori informazioni riguardanti il mondo di Linux o all’open source in generale potete anche visitare il mio Blog: “http://www.linuxaria.com

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