Italia troppo arretrata nello sviluppo della Banda larga (Agcom)

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Ad un convegno svolto da parte dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) tenutosi a Roma si parla dei numeri del nostro paese sullo sviluppo della Banda Larga, che pone al centro del dibattito i vari problemi che ne bloccano la crescita.

"Vi chiedo scusa per la puntualità" – il discorso del presidente Calabrò inizia proprio con una battuta che con sana ironia vuole recare una pesante critica all'arretratezza di questo paese al confronto con altri. Infatti, dai dati emersi da uno studio condotto dalla Said Business School (Università di Oxford) su uno studio fatto sulla qualità della banda larga in 72 paesi sfruttando il sito SpeedTest.net, è emerso che l'Italia si trova al ventiseiesimo posto della classifica, dato emerso prendendo in considerazione solo i 30 paesi principali.

Un problema burocratico, istituzionale, che riflette la crisi della nostra classe politica e l'andamento sempre più negativo di un paese che dovrebbe essere fra i più floridi viste le risorse.

Il presidente Calabrò propone due possibili soluzioni al Digital Divide; la prima consiste nell'avviare anche solo a macchia di leopardo lo sviluppo della Banda Larga, questo ne consentirebbe come per il digitale terrestre una diffusione ampia in poco tempo. Il secondo consiglio, è quello di ridurre i tempi di attesa semplificandone i sistemi e superando così il troppo tempo richiesto fra domanda e offerta.

Insomma, non è proprio tutto da buttare in questo paese ma se vogliamo dei cambiamenti da qualche parte dobbiamo pur (ri) partire. La rete è lo strumento più importante nelle Democrazie moderne, un lento sviluppo della rete equivale ad un lento sviluppo del paese.

Andrea, Staff segugioinformatico.it

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