La Repubblica Popolare si dichiara innocente

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Almeno ufficialmente, Pechino non c’entra. Infatti, gli istituti educativi e le altre aziende cinesi indicate come luogo di provenienza dei cyber attacchi che recentemente hanno colpito Google, si dichiarano ‘innocenti’, negando fortemente ogni tipo di collegamento.

La Shanghai Jiaotong University, si dice «scioccata ed indignata» per delle accuse che «rischiano di compromettere la reputazione dell’istituto».

Dello stesso avviso la Lanxiang Vocational School, la quale si è premurata pure di ordinare un infruttuosa indagine interna.
Gli esperti di sicurezza USA tuttavia, continuano a sostenere l’idea di un presunto responsabile nella Repubblica Popolare Cinese, mentre secondo il Financial Times, il responsabile avrebbe le ore contante con già il fiato di Washington sul collo.

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