Steve Jobs rimane il viso pubblico della Apple

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Si è tenuto ieri l'annuale meeting con gli azionisti a San Francisco, luogo che ormai la Apple impiega abitualmente per keynote e simili, e la domanda fondamentale che tutti si sono posti è chi mai sarà a dirigere l'azienda in un ipotetico futuro senza Steve Jobs, che nel bene o nel male prima o poi dovrà pur lasciar posto a qualcun altro, si spera con capacità pari o migliori.

Tra gli azionisti qualche tempo fa si era parlato di una possibile votazione per elegere un nuovo ammiraglio, proposta avanzata dal Central Laborers Pension Found americano, insieme anche alla richiesta di un possibile piano di successione (sembra quasi si stia parlando di un faraone dell'informatica, o forse si?).

Comunque sia si è preferito non divulgare i nomi candidati alla successione per evitare un effetto magnete sugli sguardi indiscreti dei concorrenti ultimamente più accaniti che mai con la presentazione di nuovi prodotti molto interessanti al Mobile World Congress di Barcellona.

Alla riunione Tim Cook ha partecipato attivamente al questions time, rispondendo alle domande degli azionisti più partecipanti, un punto a favore di Cook per essere magari scelto come successore di Jobs.

Ricordiamo che gli azionisti non hanno molto da dire sul conto della Apple, che ha chiuso l'anno fiscale con 65 miliardi di dollari di fatturato di cui ben 14 di solo utile con un aumento di quasi 6 miliardi rispetto al precedente.

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