Trasformare in hard disk esterno un hard disk interno

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In alcuni casi si può avere la necessità di trasformare in hard disk esterno un hard disk interno: può accadere, per esempio, se l’hard disk che era installato sul notebook o sul pc desktop sia stato sostituito da un disco fisso più capiente o in grado di garantire prestazioni migliori. A questo punto, ci si ritrova con un hard disk in più – quello vecchio – che non si sa come impiegare. Se il disco è stato sostituito con un SSD, esso può essere installato come secondario: questa procedura permette, tra l’altro, di recuperare i dati salvati in memoria. Non è detto, però, che in un notebook si possa sempre disporre di due connettori per usare il secondo per il collegamento con l’hard disk. In una situazione del genere, un’idea intelligente è quella di trasformare l’hard disk interno in hard disk esterno. Gli strumenti che possono essere usati per collegare via USB un hard disk al computer sono molteplici.

Perché trasformare un hard disk interno?

Online si trovano molte offerte, ad esempio la pagina https://www.yeppon.it/periferiche/hard-disk-esterni/ riporta un ricco catalogo di hard disk esterni molto piccoli, leggeri e performanti, in cui si può scegliere il disco fisso più adatto alle proprie necessità, ma se avete dei dischi inutilizzati interni potete valutare di convertirli in dispositivi portatili, anche se saranno piuttosto voluminosi e pesanti. Anche nel caso in cui venga sostituito da un disco fisso più veloce, infatti, un hard disk vecchio è sempre valido e utile per memorizzare i dati: non ha molto senso dismettere un hard disk che è in grado di funzionare ancora in maniera ottimale e che può servire come unità esterna. Oltre a ciò, è bene tener presente che i prezzi degli enclosure, vale a dire i contenitori che permettono di trasformare in hard disk esterni gli hard disk interni, sono molto bassi.

I vantaggi degli hard disk trasformati

A volte può essere più intelligente trasformare un hard disk comprato in proprio in un’unità di memorizzazione esterna invece che comprare direttamente un disco fisso esterno che viene proposto come tale: in molti casi, infatti, i produttori non propongono nella fascia di prezzi medio-bassa delle soluzioni convincenti dal punto di vista qualitativo. C’è da tener presente, poi, che i dischi fissi che si trovano negli hard disk esterni che sono messi in commercio da diversi produttori non possono essere sostituiti da hard disk di qualsiasi marchio: non ci sono problemi di questo tipo, invece, se si decide di comprare un box per hard disk, che offre la possibilità di installare qualsiasi tipo di disco fisso a prescindere dal produttore.

Recuperare i dati

Un altro pregio correlato al processo di trasformazione in hard disk esterno di un hard disk interno è quello che ha a che fare con la possibilità di recuperare senza difficoltà i dati che sono memorizzati al suo interno in qualunque momento se ne abbia la necessità. Nel caso in cui in passato si fosse abituati a impiegare il disco fisso su un sistema specifico connesso alla rete LAN, si potrà usare questa unità come strumento per recuperare file e documenti salvati in backup. In effetti, in tutte le situazioni in cui si deve effettuare un recupero dati è molto conveniente poter usufruire di una soluzione che consenta di collegare il disco fisso di un pc a un altro sistema in tempi rapidi in qualità di unità esterna.

Quali hard disk scegliere

Prima di eseguire la trasformazione di un hard disk, è essenziale verificare il suo stato di salute, in modo tale da accertare la sua produttività. Sono da evitare, ovviamente, gli hard disk danneggiati, o comunque in procinto di guastarsi. Per ciò che riguarda i fattori di forma, in media gli hard disk da 3.5 pollici presentano un costo a gigabyte più basso di quello degli hard disk da 2.5 pollici, ma – d’altro canto – non possono fare a meno di un’alimentazione esterna.

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