Immaginate le caratteristiche che più vi hanno conquistato di notebook, netbook e tablet incorporate in un unico prodotto ed avrete un un ultrabook.
Si tratta di una nuova categoria di computer portatili concepiti per unire la potenza di calcolo di un notebook di fascia alta, alle dimensioni e ai consumi e durata della batteria di un netbook e alla velocità di avvio di un tablet.
Nascono da un’idea di Intel (il più grande produttore di microprocessori al mondo) che ne registra anche il marchio e stabilisce per il mercato peso, dimensioni e prestazioni e, dall’esigenza di tamponare le mancate vendite di PC dovuta all’ingresso dei tablet che hanno conquistato un’ampia fetta di mercato in poco tempo minando le vendite di PC portatili.
Un PC per diventare Ultrabook o per essere così considerato tale, deve quindi rispettare delle rigide regole stabilite da Intel così suddivise:
– PESO: Gli ultrabook devono essere comodi da trasportare e per tale motivo lo schermo non può essere più grande di 13,3 pollici e lo spessore di 20,32mm (inclusa la batteria) ed un peso non maggiore di 1,5Kg.
– CPU ULV (Ultra Low Voltage): i processori saranno la famiglia di i3, i5 ed i7 di nuova generazione con un consumo energetico bassissimo che consente una durata della batteria lunga.
– Hard Disk? No, grazie: Niente dischi di memorizzazione tradizionali negli ultrabook ma solo dischi a stato solido (SSD) che consentono velocità maggiori, un ridotto consumo energetico e una maggiore resistenza ad urti e vibrazioni. Questo è stato uno dei componenti definito “collo di bottiglia” da molti esperti del settore perchè sebbene RAM e CPU abbiamo subito evoluzioni e raggiunto velocità incredibili nel corso degli anni, gli Hard Disk sono rimasti identici ed anzi, nei portatili hanno velocità di scrittura minori che ne limitano le prestazioni generali (un SSD ha prestazioni 5 volte superiori ad un hard disk).
– Batteria: con una policy incentrata non solo su prestazioni ma in maggior misura con compenenti a basso consumo energetico, la durata della batteria di un Ultrabook non deve essere inferiore alle 5 ore; quanto basta per lavorare in viaggio o fuori casa.
La cosa più apprezzabile di un ultrabook è certamente la dimensione compatta che però non mina le prestazioni e le capacità di carico grazie a processori i3, i5 ed i7, alla velocità degli SSD e alla funzione Rapid Start rende possibile l’avvio del sistema si avvia in meno di 20 secondi. Interessante anche il particolare sistema di standby che consente di tenere il lavoro “in pausa” anche per un mese.
A chi sono indicati gli ultrabook?
Da qualche parte ho letto che gli ultrabook sono indicati a tutti quelli che necessitano di grandi prestazioni e anche al gaming. E’ vero? Assolutamente no, niente di più falso e questo suona più come uno spot promozionale. Innanzitutto già i notebook non sono indicati al gaming sebbene abbiano preocessori e schede video quasi pari dei PC Desktop ma in se un portatile riscalda molto di più di un Desktop PC ed offre prestazioni minori nel complesso oltre a non rendere possibile una modifica dell’hardware che nel medio-lungo periodo, cioè con l’uscita di giochi e software più esosi in hardware, può comportare una spesa maggiore rispetto ad un sistema desktop. Stesso discorso lo si può fare per chi necessita di un sistema potente per l’editing video. I processori Intel ULV non offrono prestazioni pari ai modelli desktop nonostante siano comunque processori molto performanti.
Allora per chi sono gli ultrabook? Per tutti gli altri. Per chi lavora e non può rinunciare alla potenza di calcolo in mobilità ma allo stesso tempo non può portarsi i 3-4Kg di peso di un notebook in giro e preferisce avere un sistema dalle dimensioni di una rivista e dal peso contenuto quindi, un Ultrabook.
Un Ultrabook è in poche parole più un prodotto pensato ai clienti Business, diffidate degli spot che propongono un prodotto per tutti perché oltre a sprecare i vostri soldi vi potreste ritrovare con in mano una delusione.